Polvere di stelle

polvere di stelle

 

"Puoi cambiare il mondo se riesci a custodirne un po' tra le mani"

Le dice questa frase il signore con le pieghe, così come lo definisce lei.

In effetti il suo volto ne ha di rughe ma i bambini interpretano tutto in modo molto più semplice e quindi Ary ci vede delle pieghe, come se il viso dell'uomo fosse solo stropicciato un po' troppo.

"Ma la polvere di stelle mi scivola tra le dita!" riprese a rispondere Ary.

In effetti la polvere di stelle cade giù, ogni volta che prova a raccoglierne un po' per illuminare il resto.

"Vedi bambina, niente avrà significato senza la polvere di luce, devi trovare un modo per portarla con te"

Il viso di Ary si è spento a quelle parole.

Come può riuscire ad illuminare il mondo senza un granello utile?!

Ma i bambini sono fonte inesauribile di idee!

Senza il minimo imbarazzo Ary raccoglie la sua gonna, scoprendo le gambe esili ed infreddolite, e ne fa un fagotto pieno zeppo di magia iridescente.

"Brava Ary! Ora vai per il mondo a diffonderne un po'. Cerca i sorrisi vuoti delle persone, osserva il loro vivere e, se ti sembrano tristi, ne bastano pochi granelli e tutto prenderà vita di nuovo. Ma, bada bambina, non sprecarne per chi ha scelto la tristezza come sua compagna, perché costoro meritano il rispetto della loro scelta, perché consapevoli".

"Signore delle pieghe, come faccio a capire chi è triste per scelta e chi è triste davvero?"

"Guardali mentre sanno di non essere osservati. Se continuano a piangere allora sono tristi per davvero".

Ary cammina decisa e sembra una lucciola.

È felice perché ha la magia che colorerà di luce le cose. Ha un sorriso bellissimo mentre porta con se pezzi di vita, che regalerà a chi saprà goderne.

E osserverà così tanto da conservarne davvero tanta ancora.

Perché la maggior parte delle persone avrà scelto la tristezza. Consapevolmente.

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