La prigione trasparente delle certezze malate

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la prigione trasparente delle certezze malate

 

Oggi sono felice.

Ho guardato lo scatolino delle "pillole del benessere" e ho alzato loro un grande e perfettamente eretto dito medio!

Fanculo i farmaci!

Per anni sospesa nel vuoto e nelle prescrizioni di integratori cerebrali, come li chiama il mio medico, per non utilizzare la malefica parola PSICOFARMACO!

Anni di ansie e attacchi di panico che mi hanno portata ad essere schiava di me stessa e della mia vita con loro.

Anni di bugie che ho raccontato e sorrisi forzati e tentativi vuoti, mentre dentro mi consumavo a poco a poco.

La prigione trasparente delle certezze malate!

Allora tutto è una grande ampolla, tutto rimbomba ed anche un passo diventa un enorme sacrificio!

Anni a gridare a me stessa le cose peggiori!

Dio,quanto mi sono maltrattata!

Poi la voglia di farla finita!!!

Che pensiero meravigliosamente rilassante!

Avevo pensato a tutto, i bambini, il mio ex marito e la sua nuova fiamma ragazzina!

Poi, quel bagno dell'autogrill!

Le mie crisi di pianto a prolungare una fila di gente frettolosa ed arrabbiata per il mio tardare! E lei che ha bussato alla mia porta chiedendomi di entrare contro le voci grosse del resto della fila delle donne, perfide ed incontinenti, come ha detto per farmi ridere!

Quel bagno ha modificato la mia vita per sempre!

Quel nostro chiacchierare per ore davanti a quel caffè che ha tardato le reciproche vacanze!

Grazie!

L'inizio della mia rinascita dalla sua frase: "Se il suo problema è la sua prigione, ogni prigione ha una chiave! Cerchiamola!"

Perché in realtà mi ci ero chiusa da sola e da sola dovevo uscirne!

Due mesi di noi e di scoperte continue sul mio mondo meraviglioso e sulle cose inutili.

Due mesi per riuscire a ritrovarmi allo specchio, fiera di poterlo fare ancora!

Due mesi per il gran calcio dato a quegli anni.

Due mesi per scoprire che di crescere e migliorare non si finisce mai!

Grazie dal profondo!

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