Pugno chiuso

pugno chiuso

 

Sento il suo respiro addosso.

Tutte le volte che mi scruta di nascosto e con gli occhi ruba continui istanti di me nel mondo. In quel mondo io arranco nella paura che mi prenda .

Nel suo mondo io sono un oggetto, un coltello, una sigaretta, una carta sporca. Sono qualsiasi cosa che si possa possedere per fare male.

La sua visione di me gli si consuma tra le dita... nei pugni chiusi di quell'amore che non avrà mai.

Non da me.

La sua disperazione è la mia condanna.

 

E il telefono squilla per un altro insulto al quale resterò gelida ma impaurita!

Ma non mi tocca, non mi sfiora.

La sua tortura silenziosa mi colpisce senza ferite ma mi corrode da dentro... mentre aspetto di sentirmi libera.

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