Daniela

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Sono tra le mie scartoffie disordinate ed impolverate.

Oggi c'è un'aria strana qui in sede.

Aspettano tutti "il mostro"!

Il "mostro" in questione si chiama Gennaro. Bambino di undici anni, con diagnosi di "disturbo comportamentale in soggetto con tendenze cannibalesche"!

Ho predisposto già tutto per la valutazione del caso... ho previsto una bella distanza tra me e lui per tutelarmi.

Tutti sono agitati ed impauriti per me, ma sono stata chiara, non voglio il supporto di un operatore forzuto pronto ad intervenire in stanza! Come viene me la prendo!

I bambini sono solo,semplicemente e meravigliosamente bambini.

Eccolo!lo vedo arrivare in lontananza... non sembra agitato!

La donna che lo accompagna è una figura esile e molto fragile ed i grandi ematomi visibili sul volto mi mostrano l'ira del figlio e la loro guerra familiare ed interiore...

Lo accolgo con un sorriso, ma lui non risponde in alcun modo e, oltre a "pipì", non conosce altra parola...

Alle mie proposte mi scruta ed io mi sento un bocconcino caldo e profumato e, per un attimo, ho un brivido di paura e non oso voltargli le spalle mai...

Genny (così lo chiamano tutti) ha una corporatura robusta e quando cammina sembra rotoli... ha la testa molto grande impreziosita da occhi vitrei e tristi.

Poi, però, sorride!

Dio mio!!! Un sorriso maestoso e grande... di quelli che fanno le fossette stupende ai lati della bocca .

Genny mi ha conquistata ed io, nel tempo, conquisterò quel pezzo di anima che gli servirà per riconoscere sé stesso e dare un calcio in culo a quella diagnosi assurda e bugiarda!