Tu ed io

empathyLEGAMI  
Oggi frequentemente i vissuti rivelano un ambito interpersonale caratterizzato da una certa precarietà che, in qualche misura, influisce sulla solidità dei legami, minacciandone continuamente la stabilità.
Che si tratti di colleghi, familiari, compagni di vita, molto spesso le relazioni mancano di fluidità fino ad incrinarsi o addirittura arenarsi nelle difficoltà.
Pur riconoscendo al conflitto normalità per via della pluralità di pensiero, si adottano modalità inadeguate a gestirlo.
E quindi perché le persone decidono di mollare?

Le risposte sono molteplici.
Quello che attualmente emerge è una stanchezza generalizzata nei confronti del sacrificio e della condivisione.I ritmi quotidiani sempre più serrati rendono necessario il riappropriarsi di momenti e situazioni individuali..libere.Ci si unisce spesso per scappare dalla paura della solitudine e poi per la mancanza della stessa ci si lascia.
Cosa sbagliamo?
In realtà non sbagliamo nulla ma siamo responsabili di tutto.
Abbiamo smesso di crescere insieme.
Siamo nell’epoca del tutto a portata di mano e vogliamo sperimentare sempre cose nuove e diverse.Tutto diventa facile perdendo di sapore, attesa, piacere.E quando si crea una piccola crepa, ci si distrae dimenticando che a quella crepa si può porre rimedio... reinventarsi... cambiare insieme.
E se fosse un problema di comunicazione?
Capita spesso di sentire la frase “lui\lei non mi capisce più”.
Allora cosa accade precisamente?
Potrebbero essere cambiate le vicendevoli prospettive?
Potrebbe accadere che si pretenda dall’altro una comprensione che non ammette opposizione?
Siamo pronti ad amare una persona anche se questa persona necessita di spazi propri, senza sentircene minacciati?
Perché la grande verità è che spesso ci si lascia per paura di scoprirsi fragili nei confronti di attimi di libertà dell’altro, che prima non erano emersi, e che ora diventano catastrofi!
Le persone cambiano, evolvono di continuo e le direzioni delle evoluzioni spesso ci portano all’allontanamento.
E se ci fermassimo un attimo per riflettere su una prospettiva nuova che ci aiuti a proseguire insieme?

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